Ma...ho approfondito la questione, grazie allo spunto di Francesca (sono curiosa
):
I tatuaggi saranno sempre dispari perchè in occasione dei viaggi successivi quello pre-partenza non si fa, in quanto va fatto solo al primo viaggio.
Quindi ad ogni nuovo viaggio i tatuaggi sarebbero sempre stati due soltanto: quello da fare all’arrivo a destinazione, e successivamente quello da fare al ritorno a casa.
In effetti così non fa una piega, funziona: mettila come vuoi, se torni a casa i tatuaggi son sempre dispari.
"Ecco.
Se quindi crediamo a questa storia, avere un numero pari di tatuaggi vuol dire non essere riusciti a tornare a casa: brutta cosa! Quindi porta male.
Porta male se siamo fiscali, se invece la prendiamo in senso più lato, non è per forza una tragedia, che so: quella del viaggio (via mare, ma non solo) è una metafora di vita più che sfruttata, e se per essere originali decidiamo di sfruttarla anche qui, allora possiamo pensare che magari uno non è tornato “a casa” semplicemente perché il suo percorso non si è concluso, perché non è ancora il momento.
Magari è in viaggio alla ricerca di qualcosa che non ha ancora trovato."